venerdì 26 giugno 2015

 La Biennale di Venezia
Nel Padiglione della Citta' del Vaticano
con il curatore  della Biennale Cardinal Gianfranco Ravasi ,  abbiamo potuto parlare delle intenzioni importanti che
La Chiesa ha voluto manifestare nei  
confronti dell'Arte .L'Arte e' sempre stata
a fianco della pratica religiosa , anche da tempi antichi .Cio ' che puo' sembrare banale come riflessione non lo e' affatto.Abbiamo infatti la inveterata abitudine di relegare le opere a carattere religioso in un contenitore" l'Arte Sacra" considerato dai piu', operatori artistici, come una nicchia che non partecipa al vivo della querelle artistica.Interessante e' osservare che artisti impegnati nella avanguardia possano affrontare  temi  universalmente dibattuti   attraverso nuovi mezzi espressivi che non siano quelli usati nei   secoli  da i cosidetti   "madonnari"che comunque a nostro parere hanno pur sempre il loro posto nel mondo creativo 
  .

L'apertura di un Padiglione Vaticano negli ultimi anni ,sottolinea
l'importanza dell'arte contemporanea  come vettore per la propagazione della fede : un mezzo universalmente riconosciuto,
che attraverso l'immagine, raggiunge le diverse etnie e sicuramente suggerisce confronti e messaggi .



Il Cardinale, un 'uomo estremamente socievole e comunicativo, ha salutato le piccole ospiti che erano con Noi:Lucrezia e Allegra che
con il Loro sorriso hanno conquistato il Curatore .
Perché il sorriso dei bambini e' il miglior modo di propagare la parola di Cristo e la Pace.



Dopo aver salutato amici e visitato gli  altri Padiglioni dei Paesi partecipanti si e' pensato
che anche il nostro amico WINE
e' un ottimo mezzo se pur meno aulico per la convivialita' tra i popoli.






mercoledì 24 giugno 2015

FRANCO CARLONI

CAVINA PER PIAZZOLLA

CAVINA PER PIAZZOLLA

https://drive.google.com/file/d/0Bxo_Ma4MR0yFVG9nZ1lRNE0wZnc/view?usp=sharing

LUIGI GRANDE

SUSANNA LUNINI 2011

COFANI D'AUTORE PORTOFINO

PAOLO CHIMERI

BEN VAUTIER

LUISO STURLA

CREMOLINO CONFRATERNITE

ART & WIN FONTANILE


PALAZZO ODDO

ORIETTA COCCO

ORIETTA COCCO

Vive tra Rapallo e Cremolino Piemonte. Sensibilissima artista, travalica la sua capacità di fotografa con immersioni e visitazioni e fissa una frazione di secondo di realtà con trasposizioni altamente poetiche immergendo in colori diluiti , da vera pittrice mancata, trasfigurando la natura e la realtà in suggestioni visive che esplodono in creazioni fantastiche, che una grande artista  percepisce e allegerisce di luce e colore. Gli scorpioni seguirono le prede fuori dal mar del nulla, vivificando immagini, colorandole, sfumandole, nobilitandole ad ARTE.











ORIETTA COCCO

ORIETTA COCCO


Vive tra Rapallo e Cremolino Piemonte. Sensibilissima artista, travalica la sua capacità di fotografa con immersioni e visitazioni e fissa una frazione di secondo di realtà con trasposizioni altamente poetiche immergendo in colori diluiti , da vera pittrice mancata, trasfigurando la natura e la realtà in suggestioni visive che esplodono in creazioni fantastiche, che una grande artista  percepisce e allegerisce di luce e colore. Gli scorpioni seguirono le prede fuori dal mar del nulla, vivificando immagini, colorandole, sfumandole, nobilitandole ad ARTE.







ORIETTA COCCO

ORIETTA COCCO
Vive tra Rapallo e Cremolino Piemonte. Sensibilissima artista, travalica la sua capacità di fotografa con immersioni e visitazioni e fissa una frazione di secondo di realtà con trasposizioni altamente poetiche immergendo in colori diluiti , da vera pittrice mancata, trasfigurando la natura e la realtà in suggestioni visive che esplodono in creazioni fantastiche, che una grande artista  percepisce e allegerisce di luce e colore. Gli scorpioni seguirono le prede fuori dal mar del nulla, vivificando immagini, colorandole, sfumandole, nobilitandole ad ARTE.




GIACOMO MARIA CAVINA

GIACOMO MARIA  CAVINA
La straordinaria leggerezza dell’essere

Ogni scultura è una leggera e dolcissima figura con slancio verso l’alto, senza peso, sospesa nell’aria, spesso questa coppia di uomo e donna uniti in un amore senza fine, che li innalza dalla condizione umana, elevandoli al sublime, al divino, ad un amore senza tempo e senza il logorio  e dolore del quotidiano, ma perduti in uno slancio d’amore verso l’infinito. Questa unione del mascolino e del femminino, quali parti dell’unione degli opposti, in un percorso dell’inconscio verso il Sé, verso l’unità e la pienezza dell’essere, una vera e propria integrazione nel centro, in un mondo che evapora verso l’alto, in un grido che mescola euforia e pace. Una perdita di peso e di percezione corporea, la spinta è potente, l’ascesi ha inizio, in una sublimazione mistica questa coppia si unisce in un abbraccio senza fine, trasportata in  ascensionali vortici aerei come splendenti anime di luce. Il volo è un’arte incorporea leggera, come la danza. Da lassù si raggiungono punti di vista che permettono di abbattere le barriere dell’immaginazione e con un solo colpo d’occhio di afferrare l’insieme, l’unità della visione. Riuscire a fa volare in uno slancio come Chagall  ne dipingere cosi Cavina nella scultura..
Raffinatissimo scultore, apprezzatissimo a livello internazionale, è poeta di potente incisività.