GIACOMO MARIA
CAVINA
La straordinaria leggerezza
dell’essere
Ogni scultura è una leggera e dolcissima figura con
slancio verso l’alto, senza peso, sospesa nell’aria, spesso questa coppia di
uomo e donna uniti in un amore senza fine, che li innalza dalla condizione
umana, elevandoli al sublime, al divino, ad un amore senza tempo e senza il
logorio e dolore del quotidiano, ma
perduti in uno slancio d’amore verso l’infinito. Questa unione del mascolino e
del femminino, quali parti dell’unione degli opposti, in un percorso dell’inconscio
verso il Sé, verso l’unità e la pienezza dell’essere, una vera e propria
integrazione nel centro, in un mondo che evapora verso l’alto, in un grido che
mescola euforia e pace. Una perdita di peso e di percezione corporea, la spinta
è potente, l’ascesi ha inizio, in una sublimazione mistica questa coppia si unisce
in un abbraccio senza fine, trasportata in
ascensionali vortici aerei come splendenti anime di luce. Il volo è
un’arte incorporea leggera, come la danza. Da lassù si raggiungono punti di
vista che permettono di abbattere le barriere dell’immaginazione e con un solo
colpo d’occhio di afferrare l’insieme, l’unità della visione. Riuscire a fa
volare in uno slancio come Chagall ne
dipingere cosi Cavina nella scultura..
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