MARIA LUISA GRECO
Di Diana Bacchiaz
La dolce e minuta Maria Luisa Greco, aspetto fragile ,
voce delicata, modi da signora fin de siecle,
è stata allieva di uno dei più trasgressivi artisti Genovesi : Rocco
BORELLA.( “ sono libero, indipendente, W la libertà, W l’arte rigenerata, dove
posso smaltire le carenze affettive della mia infanzia, posso leccarmi le dita
di marmllata...faccio queste cose giocando, a volte serio rigoroso, pr caso
sognando.. Rocco Borella).
Borella, con le sue astrazioni concrete-informali, coi
suoi cromemi, discorsi primari sul colore influenza negli anni 70 gli inizi della giovane Greco,
la quale utilizza le possibilità espressive del colore nei suoi laboratori
didattitici per ragazzi, evidenziando le possibilità espressive del colore,
delle percezioni interne, e delle dilatazioni energetiche e progressive con
spostamenti modulari nel rapporto tra logica ed esperienza, ha tratto i
paradigmi ideali del proprio linguaggio
pittorico. Dallo studio sul colore Maria
Luisa Greco passa quindi a uno studio sulla condizione umana. Qui rivela doti
di forza espressiva , di equilibri pittorici e psicologici. Da fragile signora
si trasforma in audace e forte critica del sociale. Dipinge il mostro interiore che si annida nell’uomo,
ne fa una forte critica sociale, ma pur sempre permeata di amore per il
prossimo, di poesia, di armonia descrittiva, di sapienza estetica.. La sua
casa, che apre a pochissimi, è ricca di tesori e opere nascoste, di conoscenze estetiche
a pochi svelate. Colori e suggestioni, trasfigurano la quotidianità informe spaziali e plastiche di potentissima
forza espressiva. Una manifestazione di forza e sapienza interiore, che la sua
figura minuta di donna colta e raffinata, nascondono sino ad esplodere sulla
tela in genialità cromatiche.
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