martedì 28 luglio 2015



ALBERTO GIACOMETTI

Scultore celebre per le sue esili e filiformi figure umane, Alberto Giacometti nasce il 10 ottobre 1901 a Borgonovo (Svizzera) in piena Val Bregaglia, da Giovanni, pittore neo-impressionista e suo primo insegnante, e Annetta Stampa. Successivamente frequenterà l'École des Beaux-Arts e l'École des Arts et Metiers a Ginevra.
Nel 1921, dopo un'infanzia sostanzialmente felice, si trasferisce a Roma per studiare i grandi maestri del passato.
I familiari lo agevolano in tutti i modi impressionati dal suo enorme talento già pienamente manifestatosi in giovane età
(celebre è un suo ritratto della madre realizzato in plastilina durante gli anni del liceo.
Durante i suoi studi solitari si appassiona all'opera del Tintoretto e diGiotto che gli ispirano l'idea di realizzare un'arte scevra da intellettualismimi, rivolta - viceversa - alle sue origini primigenie o addirittura primitive. In questo periodo è forte il suo interesse nei confronti dell'antropologia, in questo simile a molti suoi contemporanei (Pablo Picasso su tutti).

Famose le sue sculture , molte ispirate da reperti archeologici rinvenuti a VOLTERRA,  celebre l'OMBRA DELLA SERA che  si può ammirare nel museo archeologico di Volterra e che anticipa di 2000 anni le sue esili figure.

















CASTELLO DI RAPALLO
GIACOMO MARIA CAVINA e NATALE DELUCA
curatore Diana Bacchiaz









domenica 26 luglio 2015

carl JOUNG

Anna San Felice Visconti A ForteStella presenta un libro su i servizi Italiani all'estero , ospite dell'esposizione di Giacomo Cavina e Maddalena Arone

Interessante  presentazione del libro della Visconti , con interventi delle protagoniste o consorti
dei nostri Ambasciatori all'estero.
In una cornice suggestiva come Forte Stella con molti partecipanti , e una vista mozzafiato
l'argomento ha interessato  la platea.
Per dire alcuni nomi Gualtiero Cavazza Isolani ,Francesca Paolucci delle Roncole ,Alessandro Crespi Perellino , Guido Crispi ,Daniele de Angelis..
Momenti di vero patos , sulle vicende accadute a Beirut , alcuni anni orsono .
Tutti i partecipanti hanno convenuto sulla importanza che ricopre la presenza dei diplomatici spesso
sottovalutata non per sfiducia ma per non conoscenza delle responsabilità ' legate alla carica.


mercoledì 22 luglio 2015

PABLO PICASSO

I love  Picasso... uno dei più grandi geni degli ultimi 100 anni








lunedì 20 luglio 2015

Museo Nazionale e Area Della Citta Romana di Cosa .Cavina/Arone Opere e Archeologia

Dal testo di Mariangela Turchetti :
Direttrice Museo Di Cosa , Sovraintendente a Grosseto


"Entrambi i siti , se pur chiusi da poderose e apparentemente inaccessibili cinte murarie , hanno ancora molto da raccontare alle generazioni moderne fornendo suggestioni  ed ispirazioni che l'arte contemporanea  puo' cogliere  in un trapassato e intenso e proficuo dialogo presente...."

L'Esposizione  si  terra' dal 26 luglio al 9 agosto  a cura di Mariangela Turchetti con testi di Daniele Crippa ,Umberto Amato, l'organizzazione di Margherita Bragadin , e la partecipazione degli artisti Giacomo Maria Cavina  , e Maddalena  Arone di Bertolino.


Daniele Crippa in catalogo scrive : le figure di Cavina sono un concentrato di queste esperienze sono nate nella terra degli etruschi per poi viaggiare nella Cina della grande Muraglia ,per raggiungere sulle Ande il mondo incaico e per di poi immergersi nella musica di Astor Piazzolla ,sono figure che nella loro apparente leggerezza  contengono una carica concettuale che ricorda la purezza delle opere etrusche piu' riuscite: entrambe in volumi semplici sanno raccontare tanto.
E ancora di Maddalena Arone : il suo lavoro e ' invece concentrato sull'energia che i  materiali insieme alla natura ci possono regalare : ecco che nascono cosi 'i suoi famosi Aironi che magistralmente dipinti, adagiati su pietra sono a ricordarci quanto indispensabile sia la presenza di madre natura per il nostro vivere quotidiano.

e l'Assessore Amato ancora dice :"..ma questa esposizione dei Maestri  Maddalena Arone e Giacomo Cavina e qualcosa di veramente particolare , in quanto crea una sorta di collegamento ,alle radici stesse del nostro essere, una sorta di filo conduttore  ininterrotto
attraverso la storia.


                                                                                                                               sulla muraglia cinese  

mercoledì 15 luglio 2015

MARIA LUISA GRECO

MARIA LUISA GRECO
Di Diana Bacchiaz
La dolce e minuta Maria Luisa Greco, aspetto fragile , voce delicata, modi da signora fin de siecle,  è stata allieva di uno dei più trasgressivi artisti Genovesi : Rocco BORELLA.( “ sono libero, indipendente, W la libertà, W l’arte rigenerata, dove posso smaltire le carenze affettive della mia infanzia, posso leccarmi le dita di marmllata...faccio queste cose giocando, a volte serio rigoroso, pr caso sognando.. Rocco Borella).

Borella, con le sue astrazioni concrete-informali, coi suoi cromemi, discorsi primari sul colore influenza  negli anni 70 gli inizi della giovane Greco, la quale utilizza le possibilità espressive del colore nei suoi laboratori didattitici per ragazzi, evidenziando le possibilità espressive del colore, delle percezioni interne, e delle dilatazioni energetiche e progressive con spostamenti modulari nel rapporto tra logica ed esperienza, ha tratto i paradigmi ideali  del proprio linguaggio pittorico.  Dallo studio sul colore Maria Luisa Greco passa quindi a uno studio sulla condizione umana. Qui rivela doti di forza espressiva , di equilibri pittorici e psicologici. Da fragile signora si trasforma in audace e forte critica del sociale. Dipinge  il mostro interiore che si annida nell’uomo, ne fa una forte critica sociale, ma pur sempre permeata di amore per il prossimo, di poesia, di armonia descrittiva, di sapienza estetica.. La sua casa, che apre a pochissimi, è ricca di tesori e opere nascoste, di conoscenze estetiche a pochi svelate. Colori e suggestioni, trasfigurano la quotidianità  informe spaziali e plastiche di potentissima forza espressiva. Una manifestazione di forza e sapienza interiore, che la sua figura minuta di donna colta e raffinata, nascondono sino ad esplodere sulla tela in genialità cromatiche.










FRANZ HITZLER

LUCA DALL’OLIO
DI DIANA BACCHIAZ
Creatività e libero pensiero, in Dall’Olio troviamo un percorso di pura gioiosità espressiva, eleganza, stupore infantile, senso estetico. La libertà estatica con cui si esprime,  lo rende amabile e gradevole,   la sua potenza espressiva la manifesta con le colonne sempre presenti nei suoi dipinti, colonne che come Sansone butta a terra per aprire nuovi visioni verso l’infinito, infinito che ritroviamo nelle isole che si aprono , ricche di vegetazione, in cui il percorso è un salto di qualità da una isola all’altra.  Osservo il quadro “STO BEN CON TE”e  mi sovviene Castaneda che dall’isola del Tonal passava alla grande isola del Nagal, cioè da un percorso individuale  , dall’inconscio individuale si passa all’inconscio collettivo, ricordando sempre che  non siamo soli, ma tutti collegati tra di noi per legge di attrazione. Alla fine del percorso sulle isole in lontananza un castello, questo tempio interiore quale approdo finale. La delicatezza dei colori, specie negli azzurri, è di  grazia stupefacente , Il paesaggio da onirico diviene iniziatico... alla ricerca di armonie e simmetrie interiori, senza indulgere in debolezza, ma in un percorso di forza e bellezza..alla ricereca della conoscenza e della sapienza abbinati a forza  decisione. Forza che ritroviamo anche nelle sculture esposte a Venezia alla fondazione Mazzoleni all’interno dell’isola dlle rose. Un surrealismo gioioso con forti connotazioni psicologiche e introspettive. Le volte stellate " Mi si associa la conclusione del "Passo IX della CRÌTICA DELLA RAGION PURA" di Emanuel KANT: "Due cose riempiono l'animo di meraviglia e di venerazione sempre nuove e crescenti, quanto più spesso e più perseverantemente la riflessione se ne occupa: il CIELO STELLATO SOPRA DI ME e la LEGGE MORALE IN ME. Non devo punto semplicemente supporle, l'una o l'altra, e cercarle, come se fossero avvolte nelle tenebre o (si trovassero) nel mondo trascendente, fuori dal mio campo visivo; io me le trovo davanti e le collego immediatamente con la coscienza del mio esistere.........